Smart working: come trasformare lo studio di casa in un’area di lavoro

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Ora più che mai lo studio di casa diventa un ambiente essenziale, soprattutto per chi lavora in modalità smart working e non può recarsi in ufficio. L’emergere del Covid-19 ha reso quindi necessario riprogettare lo studio in termini di arredamento e design per renderlo efficiente al massimo oltreché bello e confortevole.

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Vediamo quali sono le regole da seguire per modernizzare lo studio!

Spazi e smart working

Innanzitutto bisogna individuare quale stanza si vuole utilizzare esclusivamente per lavorare, leggere o studiare. L’importante è saper ottimizzare al meglio gli spazi, soprattutto se non sono particolarmente grandi. Sicuramente gli strumenti che più si addicono a uno studio saranno di certo un computer, un tavolo o scrivania e una libreria per poter riporre i libri.

Per quanto riguarda i tavoli esistono diverse tipologie, da quelli scorrevoli a quelli allungabili, e non scordiamoci dei mobili, acquistabili con più funzionalità oppure di dimensioni ridotte se non si ha a disposizione molto spazio. Se si usa lo studio come area per il lavoro avremo sicuramente bisogno di tutti i cavi e gli interruttori per la stampante e lo scanner e altri dispositivi per poter svolgere il proprio lavoro al meglio. In questo modo si può trasformare lo studio in un vero e proprio ufficio di lavoro!

Luci 

La luce è fondamentale se non si vuole affaticare la vista. Bisogna affidarsi soprattutto alla luce naturale proveniente dalle finestre in modo da evitare troppi sprechi di energia elettrica. Posizionare la scrivania in prossimità delle finestre rappresenta una soluzione ideale almeno finchè ci possiamo approfittare della luce del giorno. Ma in inverno quando le giornate si fanno più corte e la luce del sole diventa meno disponibile bisogna sfruttare quella artificiale, utilizzando ad esempio lampade da tavolo o strisce di luce applicate al soffitto. Le lampadine a LED sono una valida alternativa in quanto sono più economiche e infastidiscono meno gli occhi.

Climatizzazione dell’ambiente per lo smart working

Oltre alla luce e agli spazi, per lo smart working bisogna valutare anche se la temperatura all’interno della stanza è ottimale per poter lavorare o studiare bene. Durante la stagione estiva l’ambiente deve essere ben climatizzato, così come durante il periodo invernale deve essere ben riscaldato. Non ci deve essere un clima troppo afoso e allo stesso tempo non ci deve essere una temperatura troppo bassa da farci sentire congelati. 

Avere troppo freddo o troppo caldo quindi non ci permette di lavorare serenamente perché ci pone in una condizione di disagio. L’area lavoro deve essere quindi ben climatizzata grazie a caldaie, climatizzatori o radiatori a basso consumo.

Decorazioni e piante 

Non scordiamoci che se un ambiente è ben pulito ed esteticamente affascinante consente alla persona di lavorare meglio. Per lo smart working, suggeriamo di optare per pareti dai toni chiari e tenui aumenta il livello di concentrazione. Ciononostante non bisogna vedere lo studio finalizzato solo ed esclusivamente a compiere il proprio dovere ma è giusto ogni tanto staccare un po’ e concedersi qualche pausa per riposare la mente. In tal senso si può “alleggerire” lo studio arredando la stanza con soprammobili e oggetti decorativi per permetterci di disconnettere dalla monotonia del lavoro. 

Siete amanti del verde? Allora lo studio può essere l’ambiente adatto per posizionare le vostre piantine. Secondo alcuni studi infatti sembrerebbe che essere circondati da piante mentre si compie il proprio lavoro stimoli la creatività e l’ottimismo.